Gli uomini muoiono prima delle donne

Che la vita degli uomini sia in media più breve di quella delle donne non è una notizia. Se cliccate su www.menshealth.org trovate riassunte decenni di ricerche che raccontano che gli uomini hanno un tasso di mortalità più alto per tutte le 13 principali cause di morte, eccetto il morbo di Alzheimer; che muoiono in media oltre cinque anni prima delle donne; che sono meno consapevoli e meno responsabili rispetto al proprio stato di salute e si rivolgono al medico molto meno delle donne per qualunque tipo di problema, sia fisico che mentale. È proprio quest’ultimo aspetto che ci aiuta a capire la ragione culturale/psicologica della minore aspettativa di vita maschile. Ma perché gli uomini sono restii a parlare dei loro problemi di salute? Perché i più si ostinano a non chiedere aiuto? Perché coltivano una tale orgogliosa autosufficienza? Proviamo a capirci qualcosa.

Siamo circondati da immagini che rappresentano il corpo maschile come una macchina. Dall’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, fino ai corpi, muscolosi e fortissimi, che animano i videogiochi o che si esibiscono nei film di fantascienza e d’azione, ci piace immaginare i corpi maschili come macchine potenti, affidabili, progettate per eseguire compiti che richiedono forza fisica, velocità e resistenza. Naturalmente la maggior parte degli uomini non crede di essere Terminator, ma non è tuttavia possibile evitare di essere influenzati da queste rappresentazioni idealizzate. Ne consegue che il corpo maschile venga più spesso percepito come una macchina che fornisce prestazioni piuttosto che un bene di cui avere cura. In altre parole nella percezione del corpo maschile l’accento cade su ciò che dovrebbe essere capace di fare, non su ciò di cui ha bisogno. Il corpo quanto più è maltrattato e si riprende, tanto più dà prova di virilità. Quanto più ha bisogno di aiuto, quante più cure richiede, tanto più è effeminato. È una concezione errata, ma certamente ancora diffusa. Basta dare un’occhiata alla copertina di riviste come Men’s Health per capire che non è la salute ciò che conta, ma solo la prestazione: di lavoro, atletica e sessuale.

Mostrare i muscoli è un modo di esibire la mascolinità, così come abusare del proprio corpo – che si tratti di mangiare grandi quantità di cibo, di bere troppo, di correre inutili rischi, di lavorare un numero insensato di ore o anche di sopportare il dolore e di evitare di consultare il medico o lo psichiatra quando si sta male. Agli uomini è stato insegnato che in tutte queste azioni c’è qualcosa di eroicamente virile, e pazienza se il prezzo è qualche anno di vita in meno!

CR