Essere genitore di un adolescente

Di solito i genitori pensano che basti l’amore. La parola amore è però ambigua e più spesso vela interessi narcisistici, in questo caso dei genitori. E poi l’adolescente, in uscità dall’infanzia, più che essere amato richiede di essere «riconosciuto». Quante volte abbiamo udito: se i miei genitori mi amassero veramente, mi riconoscerebbero per quello che sono, mi amerebbero così come sono! Già, «riconoscere» il figlio è una forma d’amore priva della componente narcisistica che, tradotto in termini piani, è amare senza condizioni. E’ amare senza proiettare su di lui aspettative che spesso strabordano dalle nostre fragilità e dai nostri irrisolti emotivi ed esistenziali. Dovremmo essere puntello e non zavorra! Non dobbiamo quindi dimenticare che come genitori di adolescenti ci attende il compito fondamentale di «riconoscere» i nostri figli, non solo nelle loro qualità e attitudini, ma quando tendono verso ciò che a loro manca e, soprattutto, quando la natura del loro desiderio non si è ancora a essi disvelata e vagano incerti sulla soglia della vita adulta.

CR